Intervenire efficacemente sulla sensibilità propriocettiva nei casi in cui è stata compromessa da un infortunio non è l’unico obiettivo di un trattamento ginnastico mirato. Sono infatti diversi gli ambiti di intervento.

E’ evidente che l’importanza di un corretto lavoro per il recupero della propriocezione a seguito di un trauma delle articolazioni della caviglia, del ginocchio o della spalla, giochi un ruolo fondamentale nel ripristino delle funzioni compromesse dall’evento traumatico, al fine anche di scongiurare le recidive che hanno, in questi casi, un elevato tasso di incidenza.

Il professionista del recupero motorio e funzionale deve quindi acquisire gli strumenti e le competenze che gli permettano di applicare i protocolli idonei in questa fase della riabilitazione, dotandosi delle conoscenze specifiche che partono dai presupposti fisiologici, anatomici e traumatologici che sottendono un lavoro focalizzato a questo risultato.

Ma la sensibilità propriocettiva non è appannaggio soltanto di chi si occupa di riabilitazione, pur restando, questo, lo scenario più frequente. Infatti esistono almeno altri due ambiti in cui risulta determinante non trascurare questo capacità.

Il primo è quello del potenziamento della sensibilità nel soggetto sano ma che è sottoposto a elevate sollecitazioni nell’esercizio di una pratica sportiva e non. Si pensi, ad esempio a chi pratica lo skyrunning in cui si percorrono terreni accidentati e dove l’incidenza di infortuni a caviglie e ginocchia risulta essere molto alto. Ma anche nel semplice escursionista che, sia pure camminando, si espone a questo rischio, specie in discesa.

In questi casi diventa strategico poter contare su un sistema propriocettivo efficiente e collaudato al fine di ridurre il rischio di infortuni, che oltretutto andrebbero a compromettere la preparazione atletica dello sportivo o le condizioni di sicurezza dell’escursionista, che potrebbe dovere affrontare situazioni anche molto critiche a seguito di un evento traumatico in ambiente montano.

Il secondo ambito che possiamo considerare è quello della conservazione di questa capacità nel soggetto anziano che vede negli anni una riduzione progressiva della funzionalità di questo meccanismo così sofisticato.

Nelle corrette pratiche di contrasto all’invecchiamento, là dove diventa essenziale cercare di conservare il più possibile le proprie capacità o perlomeno rallentarne il declino, e quindi la propria autonomia, lavorare sul mantenimento della sensibilità propriocettiva, con i dovuti accorgimenti dettati da tute le cautele del caso, può diventare una scelta vincente.

Discorso analogo per quanto attiene la ginnastica posturale che non si rivolge esclusivamente ai soggetti nei quali la postura è alterata da vizi associati a cattive abitudini, legate essenzialmente alla sedentarietà, ma anche a chi pratica una disciplina sportiva o semplicemente si allena in palestra.

Si pensi all’importanza della postura durante la corsa, soltanto per fare un esempio, e a come questa possa influire in modo determinante sulla prestazione e sulla riduzione degli infortuni, in un’economia del gesto tecnico che contribuisce al risultato e alla conservazione dei corretti equilibri.

Ecco che il lavoro che viene effettuato sul ripristino e la conservazione della postura diventa essenziale sia ai fini salutistici che prestazionali.

Saranno proprio questi i temi che verranno affrontati durante i due corsi in programma a dicembre: il corso di Ginnastica propriocetiva ed il corso di Ginnastica posturale.

Entrambi rivolti a quei professionisti delle scienze motorie che a diverso titolo operano con le differenti tipologie di soggetti a cui sono rivolti i trattamenti ginnastici volti al recupero, al potenziamento della sensibilità propriocettiva e alla rieducazione posturale.

In ciascun corso verranno esaminati tutti i principi fondamentali inerenti le tematiche affrontate per poi passare ad un’ampia parte pratica in cui verranno applicati sul campo i diversi esercizi che devono entrare a far parte della dotazione di un tecnico esperto.

Le esercitazioni pratiche permetteranno a ciascun partecipante di sperimentare in prima persona le metodologie esposte favorendo in questo modo un più efficace processo di apprendimento dei contenuti analizzati.

Con i corsi di Ginnastica propriocettiva e Ginnastica posturale il professionista delle scienze motorie avrà la possibilità di accrescere le proprie competenze e l’area di intervento del proprio lavoro.

 

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