Con l’aumento della vita media e il calo della natalità, specie nel nostro Paese, la popolazione anziana (sopra i 65 anni) ha subito un notevole incremento negli ultimi decenni che ha richiesto un’attenta analisi demografica.

Analisi dalla quale scaturisce una serie di implicazioni di carattere sociale, economico e sanitario di cui è necessario tenere conto per orientare le politiche di intervento per il presente e per il futuro.

Com’è noto, l’incremento dell’aspettativa di vita non coincide purtroppo sempre con la conservazione di una condizione di salute accettabile, e i dati statistici ci indicano una situazione nella quale gli ultimi anni di esistenza sono caratterizzati dalla presenza contemporanea di più patologie croniche che spesso sono causa di una perdita di autonomia, con gravi implicazioni sulla qualità della vita e il conseguente incremento dei costi assistenziali.

Lavorare sull’educazione alla prevenzione e al mantenimento, il più a lungo possibile, della nostra condizione di salute attraverso l’adozione dei corretti comportamenti, fin dagli anni che precedono la senescenza, è la via maestra che può contribuire fortemente a creare i presupposti affinché il periodo della vecchiaia possa essere di maggiore qualità.

Con il famoso aforisma “Meglio aggiungere vita ai giorni che giorni alla vita” Rita Levi Montalcini ha voluto appunto sottolineare l’importanza per la qualità rispetto alla quantità. Qualità  che può essere raggiunta grazie ad una serie di abitudini virtuose, tra le quali, come sappiamo, una regolare attività fisica, un’alimentazione sana ed un riposo adeguato.

Una formula che l’operatore di scienze motorie conosce perfettamente, tanto è radicato nella sua cultura, fa parte della sua filosofia di vita ed è in grado di trasmetterlo agli altri con l’esempio e con l’insegnamento dei principi fondamentali che stanno alla base di un corretto stile di vita.

Quindi, bisogna pensarci prima di diventare anziani per poi, in un certo senso, vivere in parte di rendita ma con l’abitudine acquisita a determinati comportamenti virtuosi.

L’incremento della popolazione anziana ha richiesto negli ultimi anni, e continuerà a richiedere in futuro, una rivalutazione dei servizi proposti da una palestra in cui dovrà sempre più spesso trovare spazio un’offerta rivolta ad una fetta di popolazione in crescita costante.

Questa rappresenta senza dubbio un’opportunità che non sta sfuggendo all’industria del benessere, orientata ad accogliere i soggetti over con una serie di attività ad hoc che vanno dai corsi collettivi incentrati su un esercizio motorio adeguato fino ad un servizio individualizzato di personal training specializzato, nei casi in cui si renda necessario.

Oltretutto le attività motorie rivolte agli anziani vengono sempre organizzate in fasce orarie in cui l’affluenza in palestra è ridotta, e questo è un ulteriore vantaggio ai fini di una migliore e più efficace distribuzione oraria dei corsi programmati.

Ovviamente, tutto ciò può sortire gli effetti desiderati se dietro c’è una pianificazione razionale delle attività e una preparazione specifica degli operatori che devono saper intercettare i bisogni, anche profondi, del soggetto anziano.

Spesso il trainer che si occupa di questa particolare tipologia di utenza non fa altro che ridurre l’intensità degli esercizi proposti ma senza conoscere tutte le caratteristiche, le necessità e le possibilità su cui può lavorare. E’ meno sviluppata, generalmente, anche quella sensibilità ed empatia che possono e devono guidare l’operatore nelle scelte effettuate in contesti di questo tipo. Capita soprattutto agli insegnati ancora molto giovani e troppo distanti da quelle che sono le esigenze di un soggetto anziano.

Questo è il motivo per cui molti centri preferiscono affidare questa categoria di attività ad istruttori più maturi che posseggano quindi più facilmente quelle capacità relazionali idonee.

La preparazione specifica dell’operatore, esperto in attività motoria per anziani, si costruisce con una formazione orientata a fornire le conoscenze e le competenze necessarie ad affinare gli strumenti richiesti per gestire ed adattare attività che siano in linea con tutte le richieste che si presentano in questo ambito.

Il corso di Ginnastica per anziani affronterà i principali temi relativi agli aspetti fisiologici, psicologici e motori attinenti a questa tipologia di soggetto, con una serie di casistiche ed esempi pratici sulle modalità operative da applicare a questa attività.

Il partecipante a questo corso apprenderà le metodiche di programmazione e di insegnamento di un’attività fisica adatta all’anziano, in considerazione delle sotto fasce di età, delle condizioni di salute e quindi degli spazi operativi concessi, dei rischi e dei limiti imposti.

Specificamente verranno analizzati i due contesti in cui viene erogato il servizio, quello di gruppo e quello individuale, per meglio delimitare gli ambiti di intervento.

Correlati a questo corso, in calendario sono presenti anche quello sulle Strategie Antiage e  sull’Allenamento Over 50 che permettono di avere una visione a più ampio spettro sui temi che trattano di longevità.

Per maggiori dettagli e richiesta di chiarimenti basta prendere visione delle singole schede descrittive.

 

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