Di che cosa ha bisogno un impianto natatorio per sfruttare appieno le sue potenzialità e rendere sostenibili gli ingenti costi di gestione? Senza dubbio un ruolo da protagonista lo occupa il responsabile tecnico.
Cioè colui che contribuisce a costruire, sviluppare e coordinare tutte le risorse umane e materiali di cui è costituito l’impianto e il cui impiego necessita di essere ottimizzato e razionalizzato affinché i singoli “ingranaggi” permettano il perfetto funzionamento di tutto il “meccanismo”.
Le piscine, da sole o all’interno di più ampi centri sportivi polifunzionali, sono negli anni diventate dei luoghi sempre più complessi in cui si incrociano differenti attività, e di conseguenza molteplici esigenze, che ne occupano tutti gli spazi e permettono di diversificare l’offerta, con lo scopo di raggiungere un pubblico sempre più vasto.
Alle tradizionali attività natatorie si sono affiancate tutte quelle “discipline verticali” di cui è costituito il fitness acquatico nelle sue diverse declinazioni dell’acquagym e dell’hidrobyke, a cui si aggiungono quelle dedicate all’acquamotrcità e alla riabilitazione sportiva.
Insomma, l'utilizzo dell’acqua per le differenti esigenze dell’allenamento, dell’educazione motoria e della riabilitazione in forme sempre più evolute che coniugano il divertimento con l’esercizio fisico sfruttando le immense possibilità offerte da questo elemento.
Poter contare su professionisti che abbiano la capacità di rispondere alle necessità di gestione di un’impianto così complesso è senza dubbio il risultato di un lavoro attento alla formazione e preparazione di quelle figure che andranno ad occupare questo ruolo.
All’esperienza maturata sul campo in questo settore si deve integrare l’acquisizione di specifiche competenze volte a rafforzare il ruolo stesso con quelle capacità che consentiranno l’assunzione delle responsabilità connaturate con la figura del direttore tecnico.
Questo è l’obiettivo del Master di gestione tecnica degli impianti natatori, in programma a febbraio, in cui verranno trattati i principali temi che andranno a contribuire alla formazione di questa professionalità, toccando tutti gli aspetti che caratterizzano la tipologia di struttura, la sua complessità, le criticità e le soluzioni, i requisiti che deve possedere un direttore tecnico e quelli che sono da ricercare nei suoi collaboratori e nel personale da coordinare.
E poi gli strumenti di cui può disporre nell’assolvimento del sui compiti, la leadership, la followership, le capacità relazionali, il problem solving.
Un corso di formazione della durata di due giorni, online, in diretta streaming, quindi sincrono con possibilità di interazione con i docenti e fra i partecipanti, per un confronto costruttivo anche fra diverse esperienze, in cui si analizzeranno le case history più significative ed esemplificative finalizzate all’esatta comprensione dei contenuti analizzati.
Certamente si tratta di un corso che potrà sensibilmente contribuire a crearsi quella dotazione di strumenti, anche pratici, per orientare in modo ottimale le proprie scelte e strategie in un settore che richiede sempre più conoscenze.
A febbraio, un’occasione per la propria crescita professionale che faciliterà l’inserimento ai vertici della gestione dell’impianto natatorio.
Per tutte le informazioni sulle date, la struttura didattica, il programma, gli orari di svolgimento, i docenti e le quote di partecipazione clicca qui.
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